Il Piano strategico della ZES unica
Credito d’imposta per le attività produttive delle regioni italiane del Mezzogiorno
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy porta avanti misure di agevolazione messe in campo per incentivare le imprese italiane che investono nell’acquisto di beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. In particolare, a decorrere dal 1° gennaio 2024, l’istituzione della nuova Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno, la cosiddetta “ZES unica”, ha sostituito il precedente sistema di governance costituito da otto ZES diverse andando a comprendere i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
All’interno dell’area ZES unica, le aziende già operative e quelle che si insedieranno potranno beneficiare di diverse tipologie di vantaggi, quali la previsione di un’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e il riconoscimento di un credito d’imposta nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 per l’acquisizione dei beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive.
La nuova Legge di Bilancio 2025 ha rifinanziato la ZES Unica con 2,2 miliardi di euro per l’anno 2025!
Chi può beneficiarne?
La misura è destinata a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, ad esclusione di quelle operanti nei settori:
Quali sono gli interventi realizzabili con il credito d’imposta ZES unica?
L’agevolazione consente di beneficiare di speciali condizioni in termini economici, finanziari e amministrativi, in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d’impresa orientati:
Intensità dell’agevolazione del credito d’imposta ZES unica
Il credito d’imposta è commisurato, per ciascun progetto di investimento e nel limite massimo di 100 milioni di euro:
Gli investimenti devono essere effettuati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024, e dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025
Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro e, in particolare, per le imprese del settore della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’agricoltura il limite si abbassa a 50.000 euro.Il credito d’imposta è differenziato per regioni, dimensioni dell’impresa ed entità dell’investimento, come segue:
Regioni | Piccole imprese (valore massimo progetti 50 milioni) |
Medie imprese (valore massimo progetti 50 milioni) |
Grandi imprese e PMI con valore progetti oltre a 50 milioni |
---|---|---|---|
Abruzzo | 35% | 25% | 15% |
Molise, Sardegna, Basilicata | 50% | 40% | 30% |
Sardegna (aree del Piano Territoriale transizione giusta), Campania, Puglia, Calabria, Sicilia | 60% | 50% | 40% |
Puglia (aree del Piano Territoriale transizione giusta) | 70% | 60% | 50% |