Piano Transizione 5.0
6,3 miliardi per le imprese italiane nel periodo 2024-2025
La nuova transizione 5.0 è una evoluzione del Piano Industria 4.0 , introdotto con risorse del PNRR – Next Generation EU, ed è formata da due assi principali: sviluppo del digitale e della sostenibilità ambientale delle imprese italiane.
Il Piano Transizione 5.0 ha l’obiettivo di spostare il focus sugli investimenti legati all’efficientamento tecnologico e digitale delle imprese, all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale del sistema produttivo italiano. L’attenzione verso il rispetto delle persone e del pianeta diventa quindi sempre più cruciale.
AGGIORNAMENTO al 22/01/2025
Chi potrà beneficiare del Piano 5.0?
Potranno beneficiare dell’agevolazione tutte le imprese residenti nel territorio italiano, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione aziendale e dal regime fiscale adottato.
Quali sono gli investimenti ammissibili?
Sono ammissibili al beneficio i progetti di innovazione avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025. Tali progetti dovranno riguardare uno più beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa di cui agli allegati A e B alla legge 11 dicembre 2016, n. 232.
Gli interventi dovranno garantire all’azienda una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3%, oppure in alternativa una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.
Nell’elenco seguente viene riportata una panoramica degli interventi realizzabili:
Che beneficio hanno le imprese dalla Transizione 5.0?
Le aziende che parteciperanno al Piano 5.0 verrà riconosciuto un credito d’imposta con aliquota variabile in base: all’importo dell’investimento e all’efficientamento energetico generato. La spesa massima ammissibile è pari a 50 milioni di euro.
Spesa investimento | Aliquota credito d’imposta |
---|---|
fino a 10 mln | 35% |
da 10 mln a 50 mln | 5% |
Il credito d’imposta verrà aumentato rispettivamente a:
- 40%, 10% se l’investimento porterà una riduzione del consumo energetico aziendale globale del 6%; oppure del 10% rispetto al processo/linea produttiva interessata dall’investimento.
- E nuovamente innalzato rispettivamente a: 45%, 15% nel caso di una riduzione del 10% del consumo energetico aziendale totale; oppure del 15% del consumo di energia del processo/linea produttiva coinvolta nei lavori del Piano 5.0.
- Le PMI possono godere di un incremento non superiore a 10.000 euro per le spese sostenute per le certificazioni energetiche ex-ante ed ex-post.
- I soggetti beneficiari che non sono tenuti legalmente alla revisione legale dei conti, possono ottenere un ulteriore importo non superiore a 5.000 euro per adempiere all’obbligo di certificazione contabile.
Novità Legge di Bilancio 2025: sono state aumentate le aliquote per gli impianti fotovoltaici, ora il credito d’imposta varia dal 45,5% al 67,5% in base al tipo di pannello utilizzato (tipo a, b, c).
Come accedere al beneficio?
Fase 1:
Prima di effettuare l’investimento, l’impresa interessata dovrà presentare, tramite un modello standardizzato del GSE:
- una comunicazione preventiva contenente diverse informazioni tra cui: i dati del soggetto beneficiario, il progetto di innovazione, data di avvio e completamento degli interventi, gli investimenti agevolabili, il credito d’imposta potenzialmente spettante ecc..
- la valutazione energetica ex-ante allo scopo di attestare la riduzione dei consumi energetici tramite gli investimenti previsti e determinare l’aliquota del contributo d’imposta
Fase 2:
Il GSE controllerà la completezza dei documenti ed entro 5 giorni dalla trasmissione della comunicazione preventiva, comunicherà all’azienda l’importo del credito d’imposta “prenotato”. A seguito dell’avvenuta prenotazione del credito, le imprese trasmetteranno (entro 30 giorni) la comunicazione di conferma dell’investimento dove sono riportati i titoli di spesa di acconto pari almeno al 20% dell’investimento complessivo.
Fase 3:
Al termine dell’investimento dovrà essere fatta una comunicazione di completamento al GSE, comprensiva di:
- valutazione energetica ex-post che accerti l’effettiva riduzione dei consumi energetici e di certificazione
- certificazione contabile
- perizia tecnica asseverata
A seguito di questa il GSE, entro 10 giorni, comunica all’impresa l’importo del credito d’imposta utilizzabile in compensazione (che non può eccedere il credito prenotato nella fase 2).
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Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione decorsi 10 giorni dalla comunicazione di conferma del credito d’imposta da parte del GSE. La compensazione deve essere però effettuata in una o più quote, attraverso il modello F24, entro il 31 dicembre 2025. Nel caso in cui un’azienda non riuscisse a compensare l’intero credito maturato, potrà comunque compensarlo nei 5 anni successivi con quote annuali di pari importo.
Il credito d’imposta non può formare oggetto di cessione o trasferimento.
Chi può svolgere le valutazioni energetiche?
Le valutazioni energetiche ex-ante ed ex-post potranno essere svolte da: Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) certificati da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11339; Energy Service Company (ESCo) certificate da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11352; ingegneri iscritti nelle sezioni A e B dell’albo professionale unitamente ai periti industriali.
Come prepararsi ad eventuali controlli?
Cosa cambia nel Piano 5.0 rispetto al precedente 4.0?
Nel Piano Transizione 5.0 c’è un aumento delle risorse pari a 6,3 miliardi e un incremento del tetto massimo di spesa per gli investimenti agevolabili: dagli attuali 20 a 50 milioni di euro, così da rendere più efficace l’azione di attrazione di investimenti stranieri nel nostro Paese. La principale novità è la componente “efficienza energetica” (e le relative certificazioni) che contribuisce ad incrementare il credito d’imposta a parità di investimento; il minor consumo di energia è quindi un fattore premiante.
Gli investimenti svolti con il Piano Industria 4.0, che rimarrà comunque attivo fino al 31/12/2025, non sono cumulabili a quelli del Piano 5.0; quindi è consentito aderire solamente ad un tipo di Transizione.